Fonduta di formaggio con Le Gruyère AOP e Vacherin fribourgeois AOP
- 20 min.
- Piatti Principali
Immaginate per un momento di vivere un'esperienza incomparabile; una di quelle rarissime occasioni in cui la vostra audacia, aiutata da un pizzico di fortuna, vi consentirà di assistere dal vivo, insieme ai vostri ospiti, a un fenomeno visivo unico: l'innalzamento di un soufflé. Dopo 35 anni nel settore, a volte rimango ancora a bocca aperta davanti a questo spettacolo.
Le prime menzioni culinarie di questa ricetta risalgono alla prima metà del XVIII secolo e a Vincent de la Chapelle, un pittoresco e avventuroso chef che lavorò in Inghilterra, nei Paesi Bassi, in Portogallo e infine in Francia per Madame de Pompadour, celebre favorita di Luigi XV, alla quale dedicò una ricetta con un nome che è tutto un programma: puit d'amour ("pozzo d'amore"). Personaggio controverso per i suoi rapporti con la massoneria, fondò persino una loggia nei Paesi Bassi che porta ancora il suo nome. Follemente creativo, è rimasto famoso per un pantagruelico menù di sole 2 portate, ma che portate (e per 100 ospiti)! La prima portata comprendeva 175 piatti diversi, compresi 25 piatti che sono considerati gli antenati dello "scaldavivande" e 88 piatti a base di pesce o carne in salsa. La seconda portata comprendeva 166 piatti, comprese le insalate e le salse. Infine, 66 piccoli entremet caldi per accompagnare. Con un menù così, avere un buon appetito era d'obbligo!
Nota
Immaginate per un momento di vivere un'esperienza incomparabile; una di quelle rarissime occasioni in cui la vostra audacia, aiutata da un pizzico di fortuna, vi consentirà di assistere dal vivo, insieme ai vostri ospiti, a un fenomeno visivo unico: l'innalzamento di un soufflé. Dopo 35 anni nel settore, a volte rimango ancora a bocca aperta davanti a questo spettacolo.
Le prime menzioni culinarie di questa ricetta risalgono alla prima metà del XVIII secolo e a Vincent de la Chapelle, un pittoresco e avventuroso chef che lavorò in Inghilterra, nei Paesi Bassi, in Portogallo e infine in Francia per Madame de Pompadour, celebre favorita di Luigi XV, alla quale dedicò una ricetta con un nome che è tutto un programma: puit d'amour ("pozzo d'amore"). Personaggio controverso per i suoi rapporti con la massoneria, fondò persino una loggia nei Paesi Bassi che porta ancora il suo nome. Follemente creativo, è rimasto famoso per un pantagruelico menù di sole 2 portate, ma che portate (e per 100 ospiti)! La prima portata comprendeva 175 piatti diversi, compresi 25 piatti che sono considerati gli antenati dello "scaldavivande" e 88 piatti a base di pesce o carne in salsa. La seconda portata comprendeva 166 piatti, comprese le insalate e le salse. Infine, 66 piccoli entremet caldi per accompagnare. Con un menù così, avere un buon appetito era d'obbligo!
Nota
Immaginate per un momento di vivere un'esperienza incomparabile; una di quelle rarissime occasioni in cui la vostra audacia, aiutata da un pizzico di fortuna, vi consentirà di assistere dal vivo, insieme ai vostri ospiti, a un fenomeno visivo unico: l'innalzamento di un soufflé. Dopo 35 anni nel settore, a volte rimango ancora a bocca aperta davanti a questo spettacolo.
Le prime menzioni culinarie di questa ricetta risalgono alla prima metà del XVIII secolo e a Vincent de la Chapelle, un pittoresco e avventuroso chef che lavorò in Inghilterra, nei Paesi Bassi, in Portogallo e infine in Francia per Madame de Pompadour, celebre favorita di Luigi XV, alla quale dedicò una ricetta con un nome che è tutto un programma: puit d'amour ("pozzo d'amore"). Personaggio controverso per i suoi rapporti con la massoneria, fondò persino una loggia nei Paesi Bassi che porta ancora il suo nome. Follemente creativo, è rimasto famoso per un pantagruelico menù di sole 2 portate, ma che portate (e per 100 ospiti)! La prima portata comprendeva 175 piatti diversi, compresi 25 piatti che sono considerati gli antenati dello "scaldavivande" e 88 piatti a base di pesce o carne in salsa. La seconda portata comprendeva 166 piatti, comprese le insalate e le salse. Infine, 66 piccoli entremet caldi per accompagnare. Con un menù così, avere un buon appetito era d'obbligo!
Nota
Immaginate per un momento di vivere un'esperienza incomparabile; una di quelle rarissime occasioni in cui la vostra audacia, aiutata da un pizzico di fortuna, vi consentirà di assistere dal vivo, insieme ai vostri ospiti, a un fenomeno visivo unico: l'innalzamento di un soufflé. Dopo 35 anni nel settore, a volte rimango ancora a bocca aperta davanti a questo spettacolo.
Le prime menzioni culinarie di questa ricetta risalgono alla prima metà del XVIII secolo e a Vincent de la Chapelle, un pittoresco e avventuroso chef che lavorò in Inghilterra, nei Paesi Bassi, in Portogallo e infine in Francia per Madame de Pompadour, celebre favorita di Luigi XV, alla quale dedicò una ricetta con un nome che è tutto un programma: puit d'amour ("pozzo d'amore"). Personaggio controverso per i suoi rapporti con la massoneria, fondò persino una loggia nei Paesi Bassi che porta ancora il suo nome. Follemente creativo, è rimasto famoso per un pantagruelico menù di sole 2 portate, ma che portate (e per 100 ospiti)! La prima portata comprendeva 175 piatti diversi, compresi 25 piatti che sono considerati gli antenati dello "scaldavivande" e 88 piatti a base di pesce o carne in salsa. La seconda portata comprendeva 166 piatti, comprese le insalate e le salse. Infine, 66 piccoli entremet caldi per accompagnare. Con un menù così, avere un buon appetito era d'obbligo!
Nota
Immaginate per un momento di vivere un'esperienza incomparabile; una di quelle rarissime occasioni in cui la vostra audacia, aiutata da un pizzico di fortuna, vi consentirà di assistere dal vivo, insieme ai vostri ospiti, a un fenomeno visivo unico: l'innalzamento di un soufflé. Dopo 35 anni nel settore, a volte rimango ancora a bocca aperta davanti a questo spettacolo.
Le prime menzioni culinarie di questa ricetta risalgono alla prima metà del XVIII secolo e a Vincent de la Chapelle, un pittoresco e avventuroso chef che lavorò in Inghilterra, nei Paesi Bassi, in Portogallo e infine in Francia per Madame de Pompadour, celebre favorita di Luigi XV, alla quale dedicò una ricetta con un nome che è tutto un programma: puit d'amour ("pozzo d'amore"). Personaggio controverso per i suoi rapporti con la massoneria, fondò persino una loggia nei Paesi Bassi che porta ancora il suo nome. Follemente creativo, è rimasto famoso per un pantagruelico menù di sole 2 portate, ma che portate (e per 100 ospiti)! La prima portata comprendeva 175 piatti diversi, compresi 25 piatti che sono considerati gli antenati dello "scaldavivande" e 88 piatti a base di pesce o carne in salsa. La seconda portata comprendeva 166 piatti, comprese le insalate e le salse. Infine, 66 piccoli entremet caldi per accompagnare. Con un menù così, avere un buon appetito era d'obbligo!
Nota