A L'Auberson, il presidente dell'azienda lattiera è appassionato di genetica

"È sempre un piacere mungere delle mucche che fanno un buon latte e, in più, ci regalano delle soddisfazioni!"

Benoît Erb, presidente dell'azienda lattiera di L'Auberson

Benoît Erb ha assunto la presidenza dell'azienda lattiera quando il suo predecessore, dopo 10 anni, ha espresso il desiderio di lasciare l'incarico. "All'assemblea, un collega mi ha proposto di subentrare. Ho accettato con piacere". Nei dintorni di L'Auberson, i produttori di latte sono sempre meno. "Da quando siamo arrivati a L'Auberson, nel 1997, il numero di produttori è diminuito del 50%, ma produciamo sempre lo stesso numero di litri!". 

"È stata una grande soddisfazione sapere che il nostro formaggio era stato scelto come formaggio d'eccellenza dal Consiglio di Stato del Vaud". Per Benoît, un latte di qualità insuperabile, un ottimo affiatamento e un confronto costante e trasparente tra i produttori e il casaro sono essenziali per il buon funzionamento dell'azienda lattiera e per ottenere un Gruyère AOP di alta qualità.

Benoît Erb, Niki e Christian lavorano insieme nella grande stalla di L'Auberson, costruita nel 2007. La loro giornata inizia alle 4:15 nella fattoria di famiglia. Da lì, Benoît si sposta a La Côte-aux-Fées, dove si occupa delle giovenche. Poi, alle 16:00, si ritrovano tutti a L'Auberson per la mungitura serale.

A L'Auberson, i tre uomini si prendono cura di 120 mucche. Approfittano dell'inverno per ottenere più latte possibile, perché in estate il pascolo non è sufficiente per nutrire l'intera mandria. Per risolvere il problema, dodici capi vengono inviati all'alpeggio sopra Morgins, nel Canton Vallese. "Abbiamo letto l'annuncio di un agricoltore che cercava delle mucche per il proprio alpeggio e abbiamo colto subito l'occasione. È raro che le mucche della regione si spostino così tanto per raggiungere i pascoli estivi". 

Le sue mucche sono Montbéliarde, il cui latte è poco grasso. In Francia, paese di provenienza della razza, gli agricoltori selezionavano gli animali che producevano un latte povero di grassi. Benoît, Niki e Christian lavorano alla selezione dei loro animali per far aumentare la quantità di grassi presente nel latte della mandria. Per fare questo, eseguono test genomici per conoscere il potenziale di ciascun vitello. Dai test possono capire anche se il latte avrà un alto contenuto di proteine o di grassi. "La genetica diventa essenziale, se non vogliamo dover aggiungere polverine magiche di ogni tipo!". 

A Benoît piace anche partecipare alle competizioni. Aveva 12 anni quando suo padre ha portato lui e il fratello alla loro prima esposizione. Da allora, non ha più smesso di andare. Prima che il COVID-19 interrompesse le fiere, una delle sue mucche è stata campionessa di riserva, poi vincitrice di sezione. "È sempre un piacere mungere delle mucche che fanno un buon latte e, in più, ci regalano delle soddisfazioni!", conclude, divertito, il produttore.