Fonduta di formaggio con Le Gruyère AOP e Vacherin fribourgeois AOP
- 20 min.
- Piatti Principali
Lo sapevate che la torta salata ripiena, in inglese "pie", è antica quanto la passione per il mangiare bene? Tracce di questa preparazione si trovano già nell'antichità. La sua fama è arrivata fino ai giorni nostri grazie al suo vantaggio principale, ossia quello di proteggere il ripieno con la sfoglia di copertura. Oltre a questa specificità tecnica non trascurabile, questo tipo di torta salata ha anche il vantaggio di evitare gli sprechi, consentendo l'aggiunta di una serie di ingredienti che altrimenti avrebbero avuto poche prospettive di valorizzazione. È lo stesso principio di preparazioni come il "baeckeoffe" alsaziano o l'"Oreiller de la Belle Aurore". All'epoca non si buttava via niente, tutto diventava subito fonte di piacere gastronomico.
Tuttavia, è soprattutto una la particolarità di questo piatto: la sua sacralità. Quando mangiamo con persone che amiamo e apprezziamo, non c'è niente di più significativo che mettere al centro della tavola una preparazione che ha richiesto tanto lavoro e che simboleggia così tutto l'affetto che nutriamo per gli altri e il piacere di condividere qualcosa di buono, oggi, domani e per sempre. Perché sacralità? Perché nel momento in cui una torta ripiena viene solennemente presentata sulla tavola, dopo il clamore spontaneo, inizia un sottile gioco di supposizioni: cosa si cela sotto la copertura di pasta sfoglia? È la magia di una ricetta speciale, fatta con le nostre mani, da noi e per noi.
Nota
Lo sapevate che la torta salata ripiena, in inglese "pie", è antica quanto la passione per il mangiare bene? Tracce di questa preparazione si trovano già nell'antichità. La sua fama è arrivata fino ai giorni nostri grazie al suo vantaggio principale, ossia quello di proteggere il ripieno con la sfoglia di copertura. Oltre a questa specificità tecnica non trascurabile, questo tipo di torta salata ha anche il vantaggio di evitare gli sprechi, consentendo l'aggiunta di una serie di ingredienti che altrimenti avrebbero avuto poche prospettive di valorizzazione. È lo stesso principio di preparazioni come il "baeckeoffe" alsaziano o l'"Oreiller de la Belle Aurore". All'epoca non si buttava via niente, tutto diventava subito fonte di piacere gastronomico.
Tuttavia, è soprattutto una la particolarità di questo piatto: la sua sacralità. Quando mangiamo con persone che amiamo e apprezziamo, non c'è niente di più significativo che mettere al centro della tavola una preparazione che ha richiesto tanto lavoro e che simboleggia così tutto l'affetto che nutriamo per gli altri e il piacere di condividere qualcosa di buono, oggi, domani e per sempre. Perché sacralità? Perché nel momento in cui una torta ripiena viene solennemente presentata sulla tavola, dopo il clamore spontaneo, inizia un sottile gioco di supposizioni: cosa si cela sotto la copertura di pasta sfoglia? È la magia di una ricetta speciale, fatta con le nostre mani, da noi e per noi.
Nota
Lo sapevate che la torta salata ripiena, in inglese "pie", è antica quanto la passione per il mangiare bene? Tracce di questa preparazione si trovano già nell'antichità. La sua fama è arrivata fino ai giorni nostri grazie al suo vantaggio principale, ossia quello di proteggere il ripieno con la sfoglia di copertura. Oltre a questa specificità tecnica non trascurabile, questo tipo di torta salata ha anche il vantaggio di evitare gli sprechi, consentendo l'aggiunta di una serie di ingredienti che altrimenti avrebbero avuto poche prospettive di valorizzazione. È lo stesso principio di preparazioni come il "baeckeoffe" alsaziano o l'"Oreiller de la Belle Aurore". All'epoca non si buttava via niente, tutto diventava subito fonte di piacere gastronomico.
Tuttavia, è soprattutto una la particolarità di questo piatto: la sua sacralità. Quando mangiamo con persone che amiamo e apprezziamo, non c'è niente di più significativo che mettere al centro della tavola una preparazione che ha richiesto tanto lavoro e che simboleggia così tutto l'affetto che nutriamo per gli altri e il piacere di condividere qualcosa di buono, oggi, domani e per sempre. Perché sacralità? Perché nel momento in cui una torta ripiena viene solennemente presentata sulla tavola, dopo il clamore spontaneo, inizia un sottile gioco di supposizioni: cosa si cela sotto la copertura di pasta sfoglia? È la magia di una ricetta speciale, fatta con le nostre mani, da noi e per noi.
Nota
Lo sapevate che la torta salata ripiena, in inglese "pie", è antica quanto la passione per il mangiare bene? Tracce di questa preparazione si trovano già nell'antichità. La sua fama è arrivata fino ai giorni nostri grazie al suo vantaggio principale, ossia quello di proteggere il ripieno con la sfoglia di copertura. Oltre a questa specificità tecnica non trascurabile, questo tipo di torta salata ha anche il vantaggio di evitare gli sprechi, consentendo l'aggiunta di una serie di ingredienti che altrimenti avrebbero avuto poche prospettive di valorizzazione. È lo stesso principio di preparazioni come il "baeckeoffe" alsaziano o l'"Oreiller de la Belle Aurore". All'epoca non si buttava via niente, tutto diventava subito fonte di piacere gastronomico.
Tuttavia, è soprattutto una la particolarità di questo piatto: la sua sacralità. Quando mangiamo con persone che amiamo e apprezziamo, non c'è niente di più significativo che mettere al centro della tavola una preparazione che ha richiesto tanto lavoro e che simboleggia così tutto l'affetto che nutriamo per gli altri e il piacere di condividere qualcosa di buono, oggi, domani e per sempre. Perché sacralità? Perché nel momento in cui una torta ripiena viene solennemente presentata sulla tavola, dopo il clamore spontaneo, inizia un sottile gioco di supposizioni: cosa si cela sotto la copertura di pasta sfoglia? È la magia di una ricetta speciale, fatta con le nostre mani, da noi e per noi.
Nota
Lo sapevate che la torta salata ripiena, in inglese "pie", è antica quanto la passione per il mangiare bene? Tracce di questa preparazione si trovano già nell'antichità. La sua fama è arrivata fino ai giorni nostri grazie al suo vantaggio principale, ossia quello di proteggere il ripieno con la sfoglia di copertura. Oltre a questa specificità tecnica non trascurabile, questo tipo di torta salata ha anche il vantaggio di evitare gli sprechi, consentendo l'aggiunta di una serie di ingredienti che altrimenti avrebbero avuto poche prospettive di valorizzazione. È lo stesso principio di preparazioni come il "baeckeoffe" alsaziano o l'"Oreiller de la Belle Aurore". All'epoca non si buttava via niente, tutto diventava subito fonte di piacere gastronomico.
Tuttavia, è soprattutto una la particolarità di questo piatto: la sua sacralità. Quando mangiamo con persone che amiamo e apprezziamo, non c'è niente di più significativo che mettere al centro della tavola una preparazione che ha richiesto tanto lavoro e che simboleggia così tutto l'affetto che nutriamo per gli altri e il piacere di condividere qualcosa di buono, oggi, domani e per sempre. Perché sacralità? Perché nel momento in cui una torta ripiena viene solennemente presentata sulla tavola, dopo il clamore spontaneo, inizia un sottile gioco di supposizioni: cosa si cela sotto la copertura di pasta sfoglia? È la magia di una ricetta speciale, fatta con le nostre mani, da noi e per noi.
Nota